Vista la sua forma naturale si è pensato subito ad una lampada d’ambiente, illuminandola dal suo interno.
Curiosa la casualità con cui è stato trovato l’elemento decorativo in ferro che racchiude il foro; di perfetta misura per il vano, il ns. collaboratore, passeggiando per Torino nel centro storico, ha trovato sul suo percorso questo elemento sicuramente datato, che ne valorizza ed impreziosisce nel valore e nel calore.
Nel desiderio di comporre una piantana, si pensava di continuare con riutilizzo di singole strutture datate.
Il nostro viaggio ci porta ad incontrare un sostegno, che in epoche passate aveva funzioni del tutto diverse, profilo di inferriata realizzata e battuta a caldo, i fori sono quelli tipici destinate alle traverse orizzontali di una grata di finestra.
Nel magazzino di un nostro amico di Sant Front- Cuneo, per caso ho chiesto sulla destinazione di una ruota, sicuramente di un carretto fine ‘700, con stupore mi è stato donato.
Il problema è nato; la ruota era accompagnata dalla sua gemella; io non mi sentivo di separarle visto che è più di duecento anni che sono insieme, non volevo certo essere io a decidere un triste epilogo.
L’ingegno mi portò a trovare una collocazione, in posizione mezzana, quasi a ricavare un piccolo tavolino.
Ora la sua forma crea una nuova famiglia formata da singoli elementi che hanno un passato sia nel tempo che nella natura degli eventi che li hanno segnati e allo stesso tempo portati a nuova LUCE.
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